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SINDROME PREMESTRUALE

Il ciclo mestruale dura mediamente 28 giorni (da un minimo di 25 a un massimo di 35 giorni). Il 14° giorno, a metà ciclo,  si colloca l’ovulazione, ovvero il momento in cui le probabilità di concepimento sono più alte. Le due settimane che precedono l’ovulazione sono la fase follicolare del ciclo, mentre le due settimane che seguono l’ovulazione sono dette fase luteale.


La sindrome premestruale (PMS), colpisce il 75% delle donne e comprende un corredo di sintomi sia fisici che psichici variabili da donna a donna: tra i più diffusi sul lato fisico troviamo tensione al seno, gonfiore addominale, ritenzione idrica, edemi periferici, emicrania, dolori articolari, acne; sul lato psichico abbiamo ansia, depressione, aggressività, confusione, isolamento sociale.

La sintomatologia appena descritta può essere esacerbata da diversi fattori come:  stress; salute cagionevole;  fumo; stile di vita sedentario; elevata circonferenza fianchi ed elevato BMI;  abuso di alimenti fritti, bevande zuccherate e fast food;  bassa assunzione  di carboidrati complessi, fibra e calcio; alto consumo di: zucchero e sale; lieve carenza di: magnesio, e vitamina B6.

Le due fasi del ciclo (follicolare e luteale)  sono caratterizzate da un diverso assestamento ormonale: appena prima dell’ovulazione abbiamo il picco degli estrogeni, mentre nella seconda fase aumenta il progesterone. La presenza di estrogeni porta ad alti livelli di serotonina,  conosciuta come ‘ormone del buonumore’; mentre il progesterone  conferisce tranquillità e calma e di conseguenza la sua diminuzione  crea agitazione e irritabilità.

Dal punto di vista nutrizionale, nella fase premestruale si registra una diminuzione della vitamina B6, correlata ad una maggiore suscettibilità al tono dell'umore depresso, e del magnesio, un micronutriente correlato alla seratonina. Nei giorni che precedono le mestruazioni è molto frequente un desiderio quasi compulsivo di carboidrati, per compensare il calo di serotonina e di magnesio e a un leggero aumento del metabolismo basale.  Se si cede al desiderio di carboidrati, nello specifico  alimenti zuccherati e molto calorici, purtroppo il beneficio è di breve durata. Per innalzare il tono dell’umore può invece essere più utile aumentare il consumo di alimenti contenenti vitamina B6 e magnesio proprio nei giorni premestruali.

Inoltre I sintomi fisici che si correlano alla sindrome premestruale possono essere notevolmente ridotti o addirittura eliminati riducendo il consumo di caffè, alcol e bevande contenenti caffeina. 
Nei giorni precedenti il ciclo può verificarsi della stipsi transitoria, legata al diverso assetto ormonale che porta ad una minor stimolazione della motilità intestinale: nella maggior parte dei casi è sufficiente incrementare l’attività fisica per stimolare maggiormente il transito e bere una quantità adeguata di acqua.

Tutte le indicazioni nutrizionali devono essere , in ogni caso, personalizzate in base alla sintomatologia personale. 

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